LA SELVA OSCURA
17 gennaio – 13 febbraio 2015
inaugurazione domenica 18 gennaio h. 17.00
Museo “Il Correggio”, Correggio (RE)
il 27 gennaio 2015 ricorre il 70° anniversario della liberazione del Campo di Concentramento di Auschwitz-Birkenau da parte dell’Armata Rossa.
Sarà una ricorrenza particolarmente sentita, a livello mondiale, anche perché di anno in anno, i testimoni diretti sono sempre meno.
“La Selva Oscura” è la mostra collettiva che ho curato per questa ricorrenza e mette a confronto artisti ebrei e non sul tema della memoria della Shoah attraverso la metafora del bosco e degli alberi.
Nella cultura ebraica il bosco è strettamente legato alla memoria: si usa infatti piantare alberi, o interi boschi, per ricordare le vittime della Shoah e i “giusti”, i non ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista.
L’albero e il bosco sono metafore delle vittime dell’Olocausto ma possono assumere anche un’accezione più vicina al concetto di “selva oscura” dantesca nella quale “la diritta via era smarrita”. Il bosco si connota in questo caso come luogo dello smarrimento dell’umanità intera di fronte a quel capitolo oscuro della Storia che è stata la “Soluzione Finale” nazista.
I boschi sono stati altresì luoghi di episodi di eroica resistenza ebrea: in molte foreste dalla Bielorussia alla Lituania, si sono nascosti, organizzandosi militarmente, gruppi di ebrei sfuggiti alla distruzione dei ghetti e ai campi di sterminio e da lì hanno sferrato disperate offensive ai nazisti o hanno cercato di creare punti di raccolta e resistenza per salvare quanti più ebrei possibile.
Il bosco e gli alberi mi sono sembrati quest’anno la giusta metafora per parlare dell’Olocausto e gli artisti che ho coinvolto hanno saputo tradurre questi spunti in opere di grande forza.
Parteciperanno alla collettiva “La Selva Oscura”
Alessandro Bazan, Fulvio Di Piazza, Kim Dorland, Manuel Felisi, Giovanni Frangi, Fabio Giampietro, Hyena, Giorgio Linda, Raffaele Minotto, Luca Moscariello, Barbara Nahmad, Simone Pellegrini, Pierluigi Pusole, Tobia Ravà, Max Rohr, Hana Silberstein.
- Tobia Ravà, Foresta profetica, 2014, sublimazione su raso acrilico, 110 x 110
- Raffaele Minotto, La memoria della terra, 2015, olio su tela 120 x 100
- Pierluigi Pusole, Experiment (serie b), 2011, acrilico e acquerello su tela, 150 x 140
- Barbara Nahmad, Alla corda, 2014, olio su tela, 130 x 110,
- MAX ROHR_ the family,2011, olio su tela,cm 40 x 40
- Luca Moscariello, Oltre il bosco dei faggi, 2014, olio su tavola, 70 x 100
- Hyena, Roots, 2009, tecnica mista su tela, 130 x 90
- Hana Siberstein, Il bosco degli innocenti, 2014, acrilico su tela, 80 x 90
- Simone. Pellegrini, Levazione, 2014, 76 x 148
- Tobia Ravà,Boscone alchemico fucsia 2014, catalizzazione UV su alluminio, 155 x 121
- Kim Dorland, Logging, 2009, olio e acrilico su legno, 152 x 183
- Giorgio Linda, Uomo-Albero, 2014, olio su tela, 50 x 70
- Giorgio Linda, Am Israel Chai, 2014, olio su tela, 50 x 70
- Giovanni Frangi, Il fischio della marmotta, 2009, olio su tela, 260 x 203
- Fabio Giampietro, Metamorfosi Naliboki, 2014, olio su tela, 150 x 170
- Fulvio di Piazza, Paesaggio a memoria, 2011, olio su tela, 150 x 110
- Alessandro Bazan, Refuses, 2009, olio su tela, 120 x 150
La realizzazione della mostra è stata possibile grazie al contributo del Comune di Correggio (RE), delle Gallerie de’ Bonis, Bonioni, Bonelli, Studio Raffaelli Fabbrica Eos, Restarte e del laboratorio di ricerca d’ Arte Contemporanea PaRDes.
Per vedere e geolocalizzare tutti gli eventi nel mondo organizzati per la Giornata della Memoria del 2015 il Memorial and Museum Auschwitz-Birkenau ha istituito la piattaforma 70.auschwitz.org, nella quale si può avere un’idea della vastità delle celebrazioni previste in questo 70° anniversario e sul quale è mappata anche la nostra mostra.
Per la mostra è stato edito da Vanilla Edizioni un catalogo con testi miei e di Maria Luisa Trevisan.
Qui la versione e-book
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Ciao Margherita!…… molto bella la mostra sulla ” Selva oscura”
Grazie
Un caro saluto
Carlo
Grazie mille Carlo. Le mostre riescono bene quando i temi sono sentiti.