INVESTIRE IN ARTE: PERCHE’ NO?

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Da sempre e oggi più che mai l’arte è considerata a livello economico un bene rifugio: I wealth managers delle banche consigliano di allocare in portafoglio in tele e sculture tra il 3 e il 5%[1] del capitale da investire.

In realtà l’arte è molto di più: un universo complesso e magnetico che coinvolge l’uomo in una grande varietà di aspetti.

L’arte è un’interpretazione della realtà elaborata dall’artista che se ne fa traduttore e che ci offre un distillato dell’epoca in cui vive con tutta la sua complessità sociopolitica, spirituale, estetica e di costume. Appassionarsi all’arte significa dunque sì investire ma anche conoscere meglio sé stessi e il mondo che ci circonda.

A differenza di tutti gli altri settori di investimento quello artistico ha il potere di cambiare la vita del collezionista non solo economicamente ma anche a livello di raffinatezza intellettuale, e di aprirgli una rete di relazioni con artisti, altri collezionisti e operatori del settore, che può rivelarsi preziosa anche a livello di buisness.

Infine, realisticamente parlando, l’arte è da sempre uno status symbol e un indice di potere: l’opera d’arte non è un oggetto industriale prodotto in serie che tutti possono avere ma un pezzo unico che parla non solo della capacità economica di chi lo possiede ma anche della sua sensibilità culturale.

L’opera d’arte, se comprata con consapevolezza e con l’aiuto di una guida esperta che aiuti ad orientarsi nella complessità del mercato, può moltiplicare il proprio valore.

Ecco lo scopo di questa breve guida: offrirvi un primo aiuto per inoltrarvi in modo sicuro nel complesso mondo del mercato dell’arte.

BUY ART

[1] Fonte: Marilena Pirrelli, Il Sole 24 Ore, sabato 17 agosto 2013, pag. 6