4 way street

Quali sono le proposte più interessanti della scena artistica contemporanea italiana?

Ce ne si può fare una buona idea attraverso la selezione proposta da Luca Beatrice con la collettiva “4 way street”, alle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova fino al 9 settembre.

Massimiliano Alioto, Agostino Arrivabene, Giorgio Ortona e Bernardo Siciliano sono quattro artisti diversissimi fra loro che stanno all’arte come il quartetto David Crosby, Stephen Stills, Graham Nash e Neil Young stava alla musica, da qui il titolo della mostra: “4 way street” è l’album, edito nel 1970, che raccoglie una serie di concerti del quartetto CSN&Y.

Come i quattro membri della superband erano in realtà quattro solisti proiettati verso la propria carriera d’autore, eccezionalmente uniti insieme in occasione di un progetto speciale, così Alioto, Arrivabene, Ortona e Siciliano sono quattro artisti con una propria forte personalità e un percorso autonomo, scelti come testimoni di questo momento storico della pittura italiana.

Le opere di Massimiliano Alioto – a mio avviso le più interessanti, insieme a quelle di Agostino Arrivabene – hanno un’atmosfera indefinibile e sono forti e contrastate come la personalità di questo complesso artista: fumo di pneumatici in fiamme e farfalle colorate, prati in fiore e resti di pic-nic accanto a scorie chimiche, lo Stadio di San Siro invaso da un gregge di pecore, insetti intrappolati in barattoli di vetro e fette di torta insidiate da vermi. Una tavolozza ricca ed esplosiva, per niente cupa; un’insolita ironia che si accompagna in modo piacevolmente straniante a uno scenario decadente ma mai disperato.

Massimiliano Alioto, Pecore, 2012, olio su tela, cm. 150 x 190

Massimiliano Alioto, Torta, 2012, olio su tela, cm. 150 x 190

Agostino Arrivabene è un poeta visivo che si muove fra oro e trasparenze, fra polvere e santità, fra creature trasparenti ed eteree e carne tormentata. Il suo è un linguaggio antico che ricorda il lessico e la cultura dei simbolisti e i dipinti incantati di Odilon Redon. Bagliori cangianti e ombre fumose vibrano sulle sue tele, in equilibrio fra il terrestre e il divino. Una pittura fluida e impalpabile che si rapprende talora intorno ai corpi e alla materia.

Agostino Arrivabene, Cornu Parvulum, 2012, olio su lino, cm. 90×80

Agostino Arrivabene, Aurea peste, 2012, olio su legno, cm. 32×27

Giorgio Ortona si confronta con la dimensione più concreta del paesaggio urbano attraverso una pittura gestuale che ammicca all’ informale pur poggiando su basi disegnative solide e quasi geometriche: le linee di costruzione degli edifici ricreano una dimensione progettuale che si compenetra in modo affascinante con le ampie pennellate irregolari, le colature e l’effetto di non-finito calibratamente studiato dal’autore.

Giorgio Ortona, 2012, Cantiere laziale, olio su tela, cm. 60 x 50

Giorgio Ortona, 2012, Palazzina al Casilino, olio su tela, cm. 50 x 60

Anche Bernardo Siciliano dipinge città, con una personalità del tutto differente da quella di Ortona. Prospettive e punti di vista sempre nuovi ruotano intorno a scorci urbani ed edifici come una macchina da presa. Un olio opaco, quasi ruvido è il medium dei suoi pigmenti, in sintonia con l’atmosfera “street” delle sue tele.

4 way street è una collettiva che suona come 4 assoli: una mostra da vedere assolutamente. Avete tutta l’estate davanti!

4 way street

Alioto, Arrivabene, Ortona, Siciliano

A cura di Luca Beatrice

Mantova, Fruttiere di Palazzo Te

17 giugno – 9 settembre 2012

Sonia Maria Luce Possentini, Alfabetiere dei sentimenti

Sonia Maria Luce Possentini, Alfabetiere dei sentimenti, A, 2012, tecnica mista su carta, cm. 30 x 30

Sonia Maria Luce Possentini, Alfabetiere dei sentimenti, C, 2012, tecnica mista su carta, cm. 30 x 30

Sonia Maria Luce Possentini, Alfabetiere dei sentimenti, P, 2012, tecnica mista su carta, cm. 30 x 30

Queste sono le tre opere che Sonia Maria Luce Possentini ha donato a Artemergenza.

Si tratta di immagini nate ascoltando le voci dei bambini che vivono nei campi per sfollati dopo i terremoti di quest’ultimo mese. La scelta del soggetto è strettamente legata al lavoro di  Sonia come illustratrice di libri per l’infanzia ma anche alla destinazione dei proventi di questa iniziativa, che saranno impiegati per la ricostruzione delle scuole colpite dal sisma.

“A” come affetti

“C” come casa

“P” come paura

Il terremoto ha costretto molti di noi a riscrivere il proprio alfabeto, a ridefinire le proprie priorità ad ancorarsi ai propri affetti e Sonia ha saputo dare la migliore forma visiva a questo complicato groviglio emozionale, con la delicatezza che le è propria, come sempre in punta di matita

Il Terremoto in Emilia

La torre dell’orologio di Finale Emilia credits: La Presse

Da molti giorni non aggiorno il mio blog: i terremoti che hanno colpito l’Emilia Romagna, la mia regione, in questo periodo hanno tenuto la mia attenzione lontana da qui.

Sono stati giorni sottosopra, giorni di insicurezza, di paura, di dolore, ma tutto in Emilia sta ripartendo. Con coraggio, tenacia, voglia di vivere e con la solidarietà che da sempre ha caratterizzato questa terra, l’Emilia sta ricominciando a vivere.

Il bisogno di aiuti qui è ancora tantissimo e per questo, come primo post dopo questo lungo periodo di pausa, voglio segnalare alcune iniziative di solidarietà che sono nate anche nel settore dell’arte.

A Reggio Emilia Ateliers Viaduegobbitre organizza  per sabato 23 giugno 2012, dalle ore 10 alle ore 24, una vendita di opere d’arte donate da artisti internazionali e di libri illustrati donati da case editrici italiane, per sostenere un progetto di recupero degli edifici scolastici colpiti dal terremoto

L’Iniziativa è realizzata in collaborazione con Provincia di Reggio Emilia, Comune di Reggio Emilia, Musei Civici di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Children, Arci RE, Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, Galleria 8,75 Artecontemporanea, Flag No Flags, Illustrati Logos, CNA Reggio Emilia, Stefano Bartoli Cornici, CSArt – Comunicazione per l’Arte.

A questo progetto partecipa anche Sonia Maria Luce Possentini, l’artista (e amica) di cui ho già scritto a proposito di Arte Resistenza e Shoah ).

Un’altra iniziativa, ideata da Alberto Agazzani, che parte da Reggio Emilia è “ARTquake, il sussulto dell’arte“. Si tratta di una raccolta di opere donate da artisti di ogni provenienza che verranno esposte in una mostra ai Chiostri di San Domenico di Reggio Emilia dall’11 luglio al 5 settembre. Le opere saranno acquistabili con un’offerta minima. I fondi raccolti saranno messi a disposizione per la ricostruzione dei comuni di Rolo (RE), Cavezzo (MO) e Quistello (MN).

Da Modena muove invece TERREMOTO, OPERE D’ARTE ALL’ASTA PER FINANZIARE LA RICOSTRUZIONE, organizzata da Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Fotografia e Galleria Civica di Modena in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Modena e di Reggio Emilia.

Si tratta questa volta di un’asta, condotta da Filippo Lotti, amministratore delegato di Sotheby’s, che avrà luogo il 27 giugno nei locali dell’ex ospedale di Sant’Agostino. Fra gli artisti partecipanti Nobuyoshi Araki, Daido Moriyama, Hiroshi Sugimoto, Guido Guidi, Franco Fontana, Mauro Restiffe, Akram Zaatari, Mounir Fatmi, Sebastian Szyd, Swetlana Heger, Walter Niedermayr, Ivan Moudov, Gabriele Basilico.